martedì 23 aprile 2013

RICORDO DI MIKE MOLONEY


Ci sono esistenze che ti sfiorano appena ma sono lo stesso capaci di lasciarti impronte profonde. Lui si chiamava Mike. Mike Moloney. Era di origini australiane ma si era radicato in Irlanda, a Belfast, già a partire dagli anni '70. A vederlo, altissimo, lunga chioma colore d'argento, baffi da Hurley man, ti pareva di avere a che fare  musicista rock con venature country.
 In verità era un attore ma non solo.
Era un uomo che aveva fatto della capacità di sorridere, di comunicare la gioia un nuovo strumento di trasformazione dell'essere. Per questo aveva portato le sue idee performative dentro le galere irlandesi. E sempre per questo che nel 1985 Mike aveva fondato la Belfast Community Circus per poi, negli anni '90 imbucare l'arte drammaturgiche dentro le carceri del nord dell'Irlanda.
La mia vita ha incrociato quella di Mike solo tre volte. La prima, sfuggevole, a Roma alla fine del 2009  poi ad Atene, in occasione della visita alle carceri di Avlona e finalmente a Belfast, nel settembre 2010, quando noi tutti PRESI PER CASO fummo invitati dal progetto movable barres e potemmo esibirci dentro le carceri speciali di Maghberry, Maghilligan e, fuori, in un noto locale di Belfast.


Per comprendere lo spirito di Mike, il suo trattare la vita, le relazioni come un sottile e gioioso gioco di parti, basta ricordare questo: in occasione del nostro arrivo a Belfast si premurò di predisporci una mappa del percorso stradale per arrivare a destinazione. Era un percorso piuttosto tortuoso ed elaborato. Lui lo semplificò levando l'indicazioni di vie, di piazze e di strade e lo ridisegnò ex novo con  esclusivamente l'indicazione nomi di tutti i pub della città che avremmo incrociato. Arrivare a destinazione per noi fu più facile.
Oggi la notizia della sua morte ci ha colto di sorpresa e ci ha addolorato profondamente. Ciascuno di noi aveva il desiderio di rivedere Mike. C'eravamo lasciati con tante promesse e progetti tra cui dividere una bottiglia di Bushmill's, comprendere certe sfaccettatura della suprema arte del clown e il suo potenziale impatto dentro le prigioni, riascoltare la sua risata, farci, insomma coinvolgere dalla sua contagiosa energia e positività.
Il mondo delle prigioni, insomma, da oggi è più solo. Questo ci addolora e non poco.
Un caro abbraccio Mike da tutti noi...Presi Per Caso

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