"Questo carcere … è
innocentista … produce deresponsabilizzazione
e
rimozione del senso di colpa"
Francesco
Maisto - Magistrato
"La ragione per cui le
persone sono state portate in galera diventa
irrilevante
esattamente due minuti dopo il loro ingresso … lì si cancella quasi
la ragione che li ha
portati lì"
Adriano Sofri - Ex-detenuto
"La pena rilevante è la
privazione della libertà … qualunque patimento ulteriore non ha senso, scopo e
giustificazione"
Francesco Ceraudo - Medico Penitenziario
"Il carcere, quindi, non
solo non rispetta la dignità di chi lo subisce, ma non rispetta dignità e
diritti di terzi estranei alla trasgressione"
Gherardo Colombo - Magistrato
"Quando le persone
detenute si sentono per tutto nelle mani
degli
altri e in balìa dell’istituzione, si sentono vittime, non colpevoli: in
carcere
ricreano la propria
innocenza"
Francesco Maisto - Magistrato
UNA PROPOSTA
La Pena Visibile, Salvatore Ferraro, Rubbettino Editore
UNA PROPOSTA
La pena visibile è un progetto organico e
articolato che mira a modellare un nuovo scenario esecutivo della pena: una
sanzione finalmente allontanata dall’opacità delle mura carcerarie e
trasportata fuori, nella società. La realizzazione di un’interazione in cui
vengono coinvolti i vecchi protagonisti della pena ma stavolta con funzioni più
“aperte”, visibili, attive e con la presenza di un nuovo soggetto: la società,
i suoi spazi, le sue relazioni.
Una pena che si esprime “dentro” un
consorzio sociale in grado di produrre meccanismi afflittivi più aggiornati,
garantendo, al contempo, un sistema di controllo adeguato. Un modello di
sanzione “visibile” che, grazie alla co-partecipazione sociale, responsabilizzi
il reo e gli fornisca stimoli positivi che possano finalmente distoglierlo da
propositi devianti e indirizzarlo consapevolmente verso la pratica costante e
continuata di regole sociali condivise.
La Pena Visibile, Salvatore Ferraro, Rubbettino Editore
Nessun commento:
Posta un commento