"L’ozio forzato viene
riempito secondo la migliore tradizione
carceraria: sui piani,
nelle sale socialità (quando ci sono), detenuti in
pantofole e pigiama"
Lucia Castellano - Direttore di un carcere
"Si è mantenuta l’idea di
uno spazio «infantilizzante», dove al
soggetto è richiesto di
obbedire a regole e di recepire ordinatamente quanto a
lui fornito e proposto:
dal luogo, al cibo, dal volontariato, alla pratica burocratica
che scandisce la
quotidianità. Tutto è passività, nulla è organizzazione
«responsabilizzante»"
Mauro Palma - Presidente del Comitato Europeo per la Prevenzione della Tortura
"La prigione non ha mai riabilitato nessuno. Ha invece avuto il
risultato di
«prigionizzare» i reclusi… la «prigionizzazione» è l’opposto stesso
della riabilitazione, è
l’ostacolo maggiore sulla strada dell’inserimento"
Zygmunt Bauman - Sociologo
"In sostanza viene a
mancare al detenuto la possibilità
di realizzare un
giudizio obiettivo e sereno sui propri atti, nonché un approfondimento
sincero della conoscenza
di sé"
Francesco Ceraudo - Medico penitenziario
"Si tengono lezioni di
alta criminalità e ci si allea per
colpi futuri da mettere
a segno una volta liberi"
Lucia Castellano - Direttore di un carcere
"Il medio boss diventa
per lui una specie di divinità, segue con
attenzione le sue
lezioni su come diventare un vero delinquente, si applica e
impara… passati 5 anni
la prima cosa che farà sarà organizzare una bella
rapina"
Gherardo Colombo - Magistrato
UNA PROPOSTA
La pena visibile è un progetto organico e articolato che mira a modellare un nuovo scenario esecutivo della pena: una sanzione finalmente allontanata dall’opacità delle mura carcerarie e trasportata fuori, nella società. La realizzazione di un’interazione in cui vengono coinvolti i vecchi protagonisti della pena ma stavolta con funzioni più “aperte”, visibili, attive e con la presenza di un nuovo soggetto: la società, i suoi spazi, le sue relazioni.
UNA PROPOSTA
La pena visibile è un progetto organico e articolato che mira a modellare un nuovo scenario esecutivo della pena: una sanzione finalmente allontanata dall’opacità delle mura carcerarie e trasportata fuori, nella società. La realizzazione di un’interazione in cui vengono coinvolti i vecchi protagonisti della pena ma stavolta con funzioni più “aperte”, visibili, attive e con la presenza di un nuovo soggetto: la società, i suoi spazi, le sue relazioni.
Una pena che si esprime “dentro” un consorzio sociale in grado di produrre meccanismi afflittivi più aggiornati, garantendo, al contempo, un sistema di controllo adeguato. Un modello di sanzione “visibile” che, grazie alla co-partecipazione sociale, responsabilizzi il reo e gli fornisca stimoli positivi che possano finalmente distoglierlo da propositi devianti e indirizzarlo consapevolmente verso la pratica costante e continuata di regole sociali condivise.
La Pena Visibile, Salvatore Ferraro, Rubbettino Editore
La Pena Visibile, Salvatore Ferraro, Rubbettino Editore
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