Era il 1998.
Stavo "dentro". Un giorno alcuni politici e rappresentanti della
cultura fecero una visita in carcere. Vollero visitare l'attivissima biblioteca
Papillon Rebibbia, gestita da alcuni detenuti. Tra i visitatori c'era
l'onorevole PISAPIA: la voce si sparse. Io mi stavo recando verso la sala-avvocati,
il che significa attraversare quattro reparti. Durante l'attraversamento del
corridoio fui raggiunto dal tipico vociare "radiobugliolesco":
"Aho' ce sta PISAPIA!"..."Ha capito?! ce sta
PISAPIA"...sotto la rotonda, lo spesino di reparto mi chiese: "Lo sai
che ce sta PISARIA?". Nel corridoio che congiunge il G11 col transito e
G6...la notizia era arrivata ma già inquinata dalla "notizia di terza
mano": "Aho chi è 'sto PITARPIA". Prima di arrivare alla
diramazione per la sala avvocati si parlava già della presenza di tale
"PITARRIO" ma il clou si ebbe all'ingresso della sala- avvocati
quando il mitico Peppe mi chiese: "Ma è vero che hanno visto PADRE PIO?"
(di S. Ferraro, da Galera, le ultime incisioni)
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